“Chi sta accanto al mandarino, riceve molti onori. Chi sta vicino alle cucine, riceve cibo”. A voci dalla Piazza Federica "Ghiga" Santoro ci parla di cucina, giardinaggio e sindacato. Buon divertimento!
1)Ciao
Ghiga, parlaci un po' di te, cosa fai nella vita?
Questo
è un particolarissimo momento di transizione epocale, quindi mi
batto come un samurai per “alleggerire” la vita, per quanto mi
sia possibile. Sono alle prese con una strana forma di giardinaggio
quotidiano dell'esistenza: taglio, poto, fertilizzo, pianto e getto
via le erbacce, aspetto le fioriture ed i frutti. Cerco di non
inquinare, di non farlo fare agli altri e di respirare quel poco di
aria buona che, forse, ancora abbiamo intorno.
2) Sul
tuo profilo di Facebook ho letto una ricetta particolare, un gran
bollito. P Puoi riassumerci la ricetta?
Quando
si scrivono ricette, non le si riassumono: le si forniscono nei
minimi particolari e dosi. Quindi, eccola qui; ricordatevi, però,
che per adesso “i cucinati” siamo noi.
GRAN
BOLLITO TRADIZIONALE
(Dosi
regionali :150 o più politici riciclati, 4 sottosegretari con
porCofoglio e un Parlamento qualsiasi ma ben frollato)
Per
coronare un pranzo elettorale
Si
addice presentare un piatto in spuma
Che
richiami, per leggerezza, l’ale
D’uccell,
passere e tette in gommapiuma.
Recatevi
in San Pietro alla novena
E
fate d’ostie incetta nelle gote
Che,
insieme a del buon succo d’amarena,
verran
frullate (a sangue, se si puote).
Con
ricotta tessuta a larghe maglie
Scolpite
due politici a Riace
E
spargete polistirolo a scaglie
O
grattugiato, se così più piace.
Straziate
una Sardegna di sei chili
Dietro
la porta dello sgabuzzino
E,
pria di fare a scaricabarili,
trucidatela
a colpi di calzino.
Quando
s’immerge il naso nella coca
Non
sempre questa viene digerita
Così
consiglio di chiamare un’oca
Che
fra le cosce protegga la partita
Tostate
ostie, Sardegna e del foraggio
E
raccogliete l’humus del saor
In
un’olla in basalto con formaggio
A
destra, a manca ed a tutte l’or.
Terremotate
un po’ d’Emilia a caso
Cercando,
attenti!, di non darvi arie
E
con macerie Aquilane sotto al naso
Mettete
sopra al desco le Primarie.
Fate
montare l’ira al popolino
Facendovi
trovare in barca a remi
Servendo
il brodo appena tiepidino
Sopra
un taglio di coscia di Noemi.
Spremete
intorno e sopra il Municipio,
Un
Sindaco, con elisir succosi,
Chè
non si sputa nei piatti per principio
O
i voti persi saranno, ahimè, onerosi.
Il
piatto è pronto ad essere servito.
Spolverizzato
con molte odiose tasse,
Portato
in piazza a nome di Fiorito
Risulterà
delizia per le masse.
3)
Secondo te i grandi programmi televisivi di massa come “Amici”
e “il grande fratello”, in che
maniera hanno inciso sulla cultura e la memoria storica del nostro
paese?
“Cultura”
e “memoria storica”, per me, sono termini che richiamano
significati “alti” e “nobili”. Con tutta la buona volontà,
non riesco proprio ad associarli ad “Amici” o a “Il Grande
Fratello”.
4) La
nuova politica proposta da Grillo e dal M5S, a tuo avviso, può o
no essere una risorsa per questo Paese?
Sono
certa, pur non avendolo votato, che il M5s abbia contribuito a dare
quella necessaria accelerazione al processo, sempre predicato e mai
attuato, di cambiamento della situazione politico/partitica ormai
corrotta e non più proponibile e praticabile. Credo, però, che
il M5s abbia contraddizioni e posizioni discutibilissime in molti
ambiti, in termini di coerenza e chiarezza, che rischiano di
annullare quella spinta positiva che potrebbe, almeno nelle
intenzioni dichiarate, perseguire. Esistono “rivoluzioni” che
si fanno nelle piazze, mentre, una volta entrati nel gioco politico
dei palazzi, le modalità tipiche dei “movimenti” richiedono un
cambiamento di strategie e di pratiche. Questo deve essere compreso
e rivisto. Ma ciò che più mi infastidisce è il clima di caccia
alle streghe e di sterile polemica a cui stiamo assistendo (anche
da parte del M5S medesimo), che inquina non poco l'obiettiva
analisi del fenomeno “grillino”. Insomma: tutto da vedere e
verificare, con obiettività e dati alla mano.
5) Sempre
sulle tue informazioni del profilo di Facebook ho visto che parli
diverse lingue, tra le quali il cinese e mandarino. Il prodotto
interno lordo della Cina, nonostante ultimamente abbia subito un
arresto, si aggira attorno al 8%. Considerato il tasso di crescita
praticamente nullo di quello italiano, può secondo te il “modello
cinese” essere applicato anche all'Italia e risollevare le così
le sorti del nostro Paese?
“Chi
sta accanto al mandarino, riceve molti onori. Chi sta vicino alle
cucine, riceve cibo” (proverbio mandarino che evita di farmi
pronunciare in merito alla domanda...)
6) Puoi
descriverci in poche parole la tua città (Pistoia) prima e dopo
l'avvento della crisi economica?
La
mia città è splendida, a guardarla dall'esterno, senza viverci. La
mia città la amerei, se non fosse la mia e non la conoscessi nei
minimi particolari. La mia città ha provato a vivere, dopo aver
dormito per secoli, e sta cercando di restare sveglia; ma ho paura
che non ce la farà. Chiude piano piano gli occhi delle sue
attività, delle sue piazze, del suo verde meraviglioso, dei suoi
progetti. Come ovunque accade. Anche la mia città è tanto
malata. Eppure, sarebbe così bella...
7) Secondo
te i grandi programmi televisivi di massa come “Amici” e “il
grande fratello”, hanno o no inciso in una qualche maniera sul
propagarsi della crisi? Se sì, in quale maniera?
Persone
inesistenti hanno fatto credere come veri sogni inutili e
terribili. “Mai accettare sogni dagli sconosciuti” diceva quel
saggio (che non era fra quelli scelti per tutti noi da Napolitano);
ma, quando la vita vera pare non darti niente o nessuno ti ha
insegnato a capire i valori che contano davvero, il sogno diviene
una trappola affascinante a cui abbandonarsi.
8) Secondo
le tue esperienze nel campo lavorativo, il sindacato di oggi riesce
a rappresentare anche i precari e i disoccupati?
Risposta
secca e di pancia (vuota): NO.
9) Pur
se con molti problemi e con alcune forti contraddizioni la Cgil
negli anni '70 pareva riuscire a rappresentare in maniera adeguata
i lavoratori oltre che al tavolo delle contrattazioni anche da un
punto di vista culturale. Oggi è sempre così o le cose sono
cambiate?
Le
cose sono molto cambiate, ovviamente. L'evoluzione dei Sindacati,
come del resto quella dei partiti della sinistra storica, non c'è
stata; anche se lo scollamento fra la base dei lavoratori e il
sindacato è stata forse più lenta e apparentemente meno
lacerante, fino a poco tempo fa. Adesso, anche su questa questione,
siamo ad una epocale resa dei conti.
10) Secondo
le tue esperienze è possibile fare politica attiva sui social
network come Facebook?
FB
è uno strumento. Semplicemente. E' ovvio e scontato che un social
network come FB aiuti nella circolazione delle informazioni e
amplifichi le possibilità di confronto, di aggregazione e di
dibattito politico; amplifica, però, anche la confusione e il
fraintendimento comunicativo. Sono stata attivista del Popolo Viola
ed, in seguito, fra i fondatori della Rete Viola, due movimenti
nati ed in parte cresciuti su Facebook. Non è stato poco quello
che siamo riusciti a fare tramite la rete, ma ancor più importante
è ciò che siamo riusciti a fare portando la nostra voce al di là
di tastiere e monitor (anche se è stato, ad una analisi a
posteriori, un'occasione sprecata per molti motivi). La politica
vera richiede soprattutto un contatto non virtuale e una
partecipazione fisica diretta. E' necessario guardarci in faccia,
ascoltare le voci, sentire le emozioni ed i sentimenti senza
mediazioni di alcuna sorta. La politica “attiva” è incontro
vero di persone e di luoghi, scambio di vite vissute ed esperienze,
di litigi furibondi e di entusiasmi condivisi. Cosa c'è di più
bello?
intervistata da Nick Belanes.
intervistata da Nick Belanes.
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